martedì 1 ottobre 2013

PERTOSA CITTA' DELLE GROTTE


Lungo il grande serpentone che collega il il "Regno delle due Sicilie", che da Reggio Calabria porta a Napoli e che va sotto il nome di A3, si possono trovare molte gradite sorprese. Se abbandonate appena lo stradone e vi avventurate per qualche chilometro lungo le viuzze che collegano paesi e piccoli borghi dove ancora la vita scorre lenta e apparentemente serena, piccoli centri perlopiù sconosciuti ripagheranno lo sforzo della ricerca e vi regaleranno piccoli tesori naturali e sapienze antiche, dall'artigianato alla cucina, gelosamente custodite e tramandate da generazione in generazione. 
E' il caso di Civita, Caggiano e Pertosa, tre piccoli centri del meridione d'Italia, visitati in occasione di un mio ultimo viaggio.
Proverò a raccontarveli nel corso di alcuni post ma soprattutto a mostrarveli in foto, sperando che anche voi prendiate la decisione di regalarvi un'avventura nel magico mondo sconosciuto dei Borghi antichi d'Italia.

Pertosa, piccolo centro in provincia di Salerno, nei pressi del Parco Nazionale del Cilento, è una delle terre che ho avuto modo già di conoscere qualche anno addietro in occasione di una sagra. 
Mentre in macchina mi dirigevo a Caserta, ascoltando la radio ebbi modo di sapere che pochi giorni dopo avrebbe avuto inizio la sagra del Carciofo bianco di Pertosa. Arrivato in albergo, controllai la posizione e visto che distava appena qualche chilometro dall'autostrada, decisi che al ritorno l'avrei visitato.

Uscito a Petina, subito dopo Sicignano, lo svincolo che conduce a Potenza, una serie di tornanti inframmezzati da piccoli rettilinei immersi in antichi oliveti, mi hanno condotto alla meta desiderata. Al mio arrivo la cittadina era in piena festa e nella piccola piazza, cuore pulsante del paese, una serie di fumanti bancarelle dotate di panchine e lunghi tavoli invitavano a gustare le prelibate preparazioni a base del prezioso "diamante" di Pertosa: il piccolo e tenero carciofo bianco.

In quell'occasione ebbi modo di conoscere il Sindaco e una parte degli amministratori, con alcuni dei quali si è instaurata una bella amicizia.

Veduta di Pertosa
Attrazione principale del piccolissimo centro, di appena un migliaio di anime, oltre ai prelibati carciofi, sono le grotte denominate "dell'Angelo".  Esse si snodano per parecchi chilometri sotto la superficie, nei pressi del fiume Tanagro, regalando suggestivi e incantevoli paesaggi.  
Numerosi i visitatori che ogni giorno le percorrono a bordo delle caratteristiche "zattere" per attraversare il silenzioso laghetto sotterraneo generato dal fiume Negro. Proprio la bellezza e la suggestione degli scenari sotterranei, favoriscono la naturale ambientazione de "L'inferno di Dante", coinvolgente rappresentazione annuale  dove il pubblico può interagire con gli attori che incarnano Virgilio, Caronte, Paolo e Francesca,  il Conte Ugolino e i tanti altri personaggi ideati dal sommo poeta.













Diverse le possibilità di alloggiare in accoglienti e ben gestiti B&B mentre, tra le numerose offerte ristorative, tutte abbastanza valide, una si distingue per bontà, genuinità e freschezza degli ingredienti: il bar ristorante "Venosa".
Locale a conduzione familiare che, come chiaramente specificato nella rudimentale tabella che campeggia sopra un piccolo casotto lateralmente al ristorante, la cucina è casereccia, si possono assaggiare specialità alla brace e i prezzi sono modici.




Le numerose preparazioni sott'olio rigorosamente fatte in casa, asparagi, melanzane, carciofi e il digestivo solo per citarne alcuni assieme ai formaggi locali abbinati a del buon vino, confermano le aspettative ma, è nel pesce che si ha la vera sorpresa. 


Già, perché le trote che vi vengono servite, sono talmente fresche che passano dal fiume sottostante il ristorante, dove vengono allevate, al calore della brace in men che non si dica.  Più fresche di così...



Il figlio dei titolari mostra la vasca di allevamento dei pesci nel fiume sottostante il ristorante.



Al comando della brace, odierno Efesto, il sig. Gerardo profondo conoscitore della materia prima e delle tecniche per cucinarle che affianca la brava signora Nicolina, moglie e chef-patron del locale.

Il sig. Gerardo all'opera davanti alla sua brace.
Trota alla brace in salmoriglio

Nella speranza di avervi incuriosito abbastanza, vi auguro un buon soggiorno qualora decidiate di conoscerlo anche voi.


Per info: Pro Loco di Pertosa 


Dove si trova:


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